Leo Bisiaux è semplicemente il più forte di tutti. Il ciclista transalpino, dopo aver trionfato in Coppa del Mondo, fa sua anche il Mondiale juniores di ciclocross imponendosi ad Hoogerheide, in Olanda, in una gara condotta da solo per quattro giri e mezzo sui sei previsti.
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Ci ha impiegato dieci minuti per prendere le misure ai suoi avversari ed involarsi da solo, con nessuno tra gli altri capace di tenere il suo ritmo, sempre sotto i 7’15” per i primi quattro giri. Un arrivo in parata per lui, che può esultare con il tempo di 43’48” e prendendosi i cori dei suoi tifosi.
Dopo due giri, alle sue spalle si è formato un quartetto composto dai belgi Yordi Corsus, Wies Nuyens e Seppe Van Den Boer assieme all’olandese Senna Remijn. L’unico a prendere un po’ di coraggio è proprio il padrone di casa, che ha tentato l’inseguimento ma rimanendo sempre a debita distanza da Bisiaux, accontentandosi dunque dell’argento a 11”. Terzo posto invece per Corsus a 17”.
Per l’Italia, buoni segni per Tommaso Cafueri, dodicesimo al traguardo in 51”. Nel primo giro e mezzo ha provato ad ergersi protagonista, conducendo anche per qualche metro, ma alla lunga non è riuscito a mantenere un passo competitivo per le primissime posizioni. Lontani gli altri azzurri, penalizzati da una caduta nei primi metri di corsa che hanno subito scremato il gruppo: Elian Paccagnella è ventisettesimo in 45’45”, Stefano Viezzi arriva trentatreesimo in 46’24”, va peggio al campione italiano di categoria Samuele Scappini, quarantacinquesimo in 47’08”.
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