La Federciclismo italiana ha formalmente richiesto all’Unione ciclistica internazionale di ritirare la medaglia d’oro a Giuseppe Di Salvo, “soggetto non etico ai fini della normativa amatoriale italiana”.
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Su richiesta del settore amatoriale nazionale, che ha svolto una serie di accurate verifiche, e’ stato appurato che, precisa la Fci in una nota, Di Salvo, squalificato nel 2009 per doping e conseguentemente senza il requisito etico richiesto dalla vigente normativa, ha partecipato al mondiale master di Lubiana, organizzato dall’Uci il 30 agosto scorso, vincendo la sua categoria.
“L’Uci, derogando pochi giorni prima dell’evento alla sua stessa normativa, nonostante la ferma opposizione della Fci, ha rilasciato a un gruppo di amatori italiani, che non erano in regola con il tesseramento, tessere giornaliere, onde consentire loro di partecipare al mondiale – si legge -. Tra questi anche a Giuseppe Di Salvo che in Italia non puo’ correre come amatore in quanto squalificato per doping.
La normativa etica amatoriale, unica sinora al mondo, non consente a chi abbia subito squalifiche superiori a 6 mesi di richiedere la tessera di cicloamatore”.
Fonte sport.repubblica.it