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Itzulia Paesi Baschi 2024 - 63a Edizione - 4a tappa - Etxarri Aranatz - Legutio 157,5 km - 04/04/2024 - Peloton - foto Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency©2024

LA GRANDE PAURA E LA FARSA DEI PAESI BASCHI


Quanto sta accadendo nell’edizione 2024 di Itzulia non può non alimentare un sentimento riprovevole di preoccupazione. Nella tappa di ieri abbiamo assistito in diretta tv al dramma della caduta grave avvenuta nella quarta tappa, dove sono rimasti coinvolti vari corridori di altissimo livello, tra cui Evenepoel, Vingegaard, Roglic, Vine, Tesfatsion e molti altri. 

Canale InBici Media Group

Nella dinamica dell’incidente si vede chiaramente che, su una curva in discesa verso destra, l’eritreo della Lidl-Trek scivola toccando la ruota posteriore di Evenepoel, che gli stava davanti. Si scatena poi una carambola che porta alcune vittime dell’incidente a finire nel prato sulla loro sinistra sfiorando gli alberi, ed altri che terminano il loro incidente in una canalina cementata posizionata a lato della strada e senza alcuna protezione. Il danno sembrava subito molto serio, con Jonas Vingegaard immobile a lato della canalina, al cui interno era rimasto il corridore della Total Energies Steff Cras. 

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Jay Vine, australiano dell’UAE Team Emirates, giaceva a bordo strada senza muoversi, a differenza di Roglic ed Evenepoel che si sono rialzati ma con il campione belga visibilmente sofferente ad una spalla e sorretto da un membro dello staff di Soudal – Quickstep. C’è voluto un po’ di tempo prima che l’ambulanza dove è stato caricato il vincitore degli ultimi due Tour de France, in barella e con l’ossigeno, partisse per trasportare il campione danese all’ospedale più vicino ed attrezzato.

Quello che è avvenuto dopo ha del clamoroso: giuria e direzione di corsa si accordano che solo i sei fuggitivi si potranno giocare la vittoria di tappa, col traguardo fissato in salita a Legutio, mentre il resto del gruppo ha dovuto proseguire a velocità controllata. La domanda è la seguente: perchè? 

Perché è stata presa una decisione così avventata che contrasta con i valori universali dello sport?

La tappa doveva essere neutralizzata per tutti oppure definitivamente annullata, come già accaduto in qualche occasione nel recente passato e per incidenti in cui le conseguenze sono state meno serie. 

Riguardando le immagini della tv si potrebbe pensare che la zona della caduta sarebbe stata dovuta mettere in sicurezza, almeno la canalina cementata, che all’impatto con essa ha provocato danni seri ai corridori caduti. Sembra pure che in quel punto l’asfalto abbia degli avvallamenti causati dalle radici degli alberi, cosa che avrebbe reso necessaria un’ulteriore protezione. 

Con tutti i campioni presenti, alla vigilia del Giro dei Paesi Baschi 2024 ci aspettavamo una edizione stellare, purtroppo reso tutto vano dagli incidenti in corsa. Organizzatori, giudici di corsa, rappresentanti dei corridori e UCI si riuniscano urgentemente per trovare un accordo dedicato alla maggiore sicurezza in corsa, cosa che purtroppo sembra sempre più assente. 
Ci vuole più attenzione da parte di tutti, durante le corse e al di fuori di esse. Buona guarigione alle vittime di questo incidente, ma il mondo del ciclismo deve riflettere. 

a cura di Andrea Giorgini – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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