Diciamo la verità, più gli anni passano e più la qualità dei partecipanti al Giro d’Italia migliora sempre di più. E’ bellissimo vedere così tanti nomi importanti al via: Vincenzo Nibali, Tom, Dumoulin, Simon Yates e Primoz Roglic. Avrebbe dovuto esserci anche Fabio Aru, ma sappiamo tutti cosa gli è successo. E’ un peccato anche non vedere Egan Bernal, un corridore che avrebbe potuto correre il suo primo Giro d’Italia da capitano e che invece dovrà guardare la corsa dalla tv, sperando di fare un buon ruolo di gregario al Tour de France.
E’ difficile dire quali possano essere le tappe e i momenti decisivi di questo Giro d’Italia. Senza dubbio, il San Luca ci ha offerto già un verdetto importante: chi vuole vincere il Giro non deve perdere troppo tempo nella cronometro di San Marino e cercare di distanziare il più possibile Roglic, favorito dal percorso della cronometro finale a Verona. Perché è vero che contano le energie residue, ma questo Roglic sembra essere davvero in una condizione fisica pazzesca.
Sarà quindi un Giro d’Italia dove bisognerà avere fantasia, attaccare in montagna e aumentare sempre di più i distacchi. Mettiamoci comodi, lo spettacolo è appena iniziato.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine