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SICUREZZA IN GARA 5

SICUREZZA IN GARA



Profonda è la differenza tra piano sanitario tra gare su strada e mountain bike: vediamo perchè.

 

 

Chi ha l’opportunità di seguire in toto il mondo del ciclismo, potrà aver notato la differenza che c’è tra la preparazione di una gara su strada ed una di mountain bike.

In questo numero parliamo di un segmento della corsa che molto spesso viene gestito con superficialità o magari lasciato al caso, da parte dell’organizzatore, che questa materia dovrebbe conoscerla a memoria a tutela anche dei propri interessi: il “piano sanitario”

Prendiamo spunto da alcuni fatti successi in diverse granfondo per fare una riflessione su cosa è accaduto e come si dovrebbe intervenire per evitare spiacevoli inconvenienti.

Parliamo in particolare di un caso accaduto ad un biker che durante una granfondo di mtb è caduto rompendosi il femore: inizialmente la prognosi sembrava ben più importante. L’ambulanza ha ritardato l’intervento perchè, a detta dei sanitari, non era del posto e non conosceva bene la zona d’intervento; a detta poi dei responsabili del servizio, la stessa ambulanza ha ritardato rispetto l’orario di ritrovo con i responsabili di percorso, dove questi smistavano le varie squadre di controllo e soccorso sul percorso.

 

 

Le riflessioni che vogliamo portare ai nostri lettori sono le seguenti:

-rimarcare da parte dell’organizzatore la puntualità di tutto il personale rispetto l’orario di ritrovo: un eventuale ritardo anche di una sola squadra crea scompiglio.

-Nella mountain bike la conoscenza dei percorsi di gara diventa determinante a differenza delle gare su strada, poichè l’ambulanza nel secondo caso segue la corsa, nel primo deve cercare il punto d’incidente.

-Se alcune squadre di soccorso non conoscono il territorio perchè a supporto, devono essere formate squadre miste, cioè con almeno un addetto che conosca bene i sentieri ed i luoghi; nel caso i gruppi di soccorso non conoscano il territorio, va fatta per tempo formazione.

-Nel caso di trasporto dell’infortunato, attraverso elisoccorso, almeno un sanitario (medico) deve accompagnare il ferito al punto d’incontro per verificarne sempre la stabilità (anche solo per tenergli la mano).

-Mettere in contatto per tempo il medico di gara con i gruppi di volontari, per predisporre a  tempo debito, le modalità di soccorso ed il materiale in dotazione ai mezzi di soccorso.

-Importantissimo il servizio radio dedicato all’apparato sanitario e collegato al Direttore di Corsa.

 

Queste sono solo alcune considerazioni legate al piano sanitario: ovviamente è una materia vasta e le possibilità per addentrarsi in modo specifico sono molte.

L’importante è ricordarsi che partire con l’organizzazione di una gara, avendo un piano sanitario ben curato, significa essere già a metà dell’opera.

 

 

A cura di GIANLUCA BARBIERI Copyright © INBICI MAGAZINE

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