Nel weekend parte l’evento planetario con 2500 atleti professionisti provenienti da 71 nazioni. Alla consolle “Re Mida” Claudio Fantini: “L’evento è la vittoria di un intero territorio”
Anche Claudio Fantini – abituato ad ospitare eventi di grido (dalla Grafondo Via del Sale al Bobo Summer Camp) – questa volta stenta a trattenere l’emozione. Sarà infatti il suo stabilimento balneare l’epicentro del primo IRONMAN Italy Emilia-Romagna, gara full distance per uomini di ferro (3,8 chilometri a nuoto, 180 in bici e 42 di corsa) che si svolgerà il 23 e 24 settembre a Cervia.
Quando un anno fa, Fantini si mise in testa di ospitare l’evento planetario, in tanti – pur riconoscendogli un’abilità organizzativa non comune – avevano manifestato tutto il loro scetticismo. In Italia, del resto, ci avevano provato in tanti. E tutti avevano fallito.
Claudio Fantini, però, ha impresse nel genoma le stigmate del pioniere (fu lui a portare il beach volley per la prima volta in Romagna). E così, malgrado una diffidenza generalizzata, con l’ostinazione del romagnolo e la sagacia dell’imprenditore navigato, ha subito trovato la strada giusta e, dopo aver avuto il “semaforo verde” dalle istituzioni, non si è più fermato: “In effetti – spiega oggi a poche ore dal ciak – non è stata un’impresa semplice. Bisogna ringraziare la Regione, i Prefetti ed i Questori di Ravenna e Forlì-Cesena che ci hanno garantito tutto l’appoggio necessario, dimostrando di aver colto l’importanza mediatica e promozionale dell’Ironman. Parliamo, del resto, di un evento di portata planetaria che, per tre anni, considerati i 2500 atleti e le loro famiglie, avrà effetti formidabili sul turismo di settembre”.
Il capolavoro di Fantini, infatti, è stato quello di ottenere l’organizzazione dell’evento per tre anni: “In questo modo potremo consolidare la promozione – spiega – e diventare una location di riferimento per il triatlon internazionale. Non dimentichiamo, infatti, che in questi giorni ospiteremo atleti provenienti da ben 71 nazioni diverse!”.
Qualche cifra per capire meglio: 7 i tir arrivati carichi di materiale brandizzato come archi, segnaletica, zaini e t-shirt. I punti di ristoro distribuiranno 15.000 litri di bevanda isotonica, 21.300 gel, 8.550 lattine di Red Bull, 7.300 barrette e 6.600 mele. E sono 1.600 i volontari locali che supporteranno l’organizzazione collaborando con istituzioni, forze dell’ordine e personale di soccorso. 16 ore è il tempo massimo per conquistare maglia e medaglia da finisher. Quarantamila dollari, infine, il montepremi in palio: “Io penso – prosegue Fantini – che se riusciremo ad organizzare al meglio un evento del genere, nulla potrà più spaventarci in futuro. Perché questo non è l’evento del Fantini, bensì la vittoria di un intero territorio che, facendo rete ed ottimizzando le sue risorse, ha confermato ancora una volta di avere tutti i requisiti per ospitare i più importanti appuntamenti sportivi del pianeta. Spero che l’ironman sia il viatico per il salto di qualità che la Romagna merita”.