Domani, venerdì 3 febbraio, prenderanno il via a Hoogerheide nei Paesi Bassi, i Campionati del Mondo di ciclocross 2023. La stagione delle due ruote in mezzo al fango ed alla sabbia volge dunque al termine e lo fa con l’appuntamento più atteso e prestigioso. Sette le gare in programma, andiamo ad analizzare le speranze di medaglia per la squadra azzurra, arrivata ad Hoogerheide con un gruppo piuttosto ristretto.
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La gara che darà il via alla rassegna iridata sarà la Team Relay, una staffetta a squadre in cui ogni Nazione dovrà schierare sei atleti, uno per ognuna delle categorie riconosciute dall’UCI. L’Italia ha vinto lo scorso anno la prima edizione di questa gara, ma in un contesto totalmente diverso a causa di regole differenti e tanti forfait causa Covid. Per l’Italia parteciperanno Federica Venturelli, Asia Zontone, Silvia Persico, Tommaso Cafueri, Davide Toneatti e Filippo Fontana e l’obiettivo medaglia non è irraggiungibile.
La grande favorita per il titolo sarà la formazione di casa che, pur senza schierare Mathieu Van der Poel, può fare affidamento su un sestetto dall’altissima qualità media ed in particolare da una componente femminile semplicemente di un altro livello rispetto alla concorrenza. L’Italia ha tutto per essere la seconda forza nelle frazioni femminili, ma poi dovrà difendersi in quelle maschili. Il contrario accadrà invece al Belgio, che è la principale candidata al secondo posto e dunque principale rivale per gli azzurri. Le altre squadre che punteranno al podio saranno Gran Bretagna e Francia, con la Repubblica Ceca possibile outsider.
La seconda gara in calendario presenta un’altra piccola chanche di medaglia: Federica Venturelli e Valentina Corvi proveranno a dire la loro nella prova riservata alle donne junior. La grande favorita è la padrona di casa Lauren Molengraaf ma per le altre posizioni da podio è tutto aperto. Le principali rivali saranno le gemelle canadesi Ava ed Isabella Holmgren e le belghe Fleur Moors e Xayden Van Sinaey. Attenzione anche alla slovacca Viktoriaa Chladonova.
L’ultima carta da medaglia sarà giocata da Silvia Persico, a tutti gli effetti la punta di diamante del nostro movimento. La piemontese è bronzo in carica e fu colei che fece la differenza nella prova a squadre lo scorso anno. In stagione ha dimostrato di essere la prima “non neerlandese” al mondo ed in un contesto come il Mondiale questo può contare molto. Se Fem Van Empel e Puck Pieterse sembrano un gradino più in alto, la battaglia per il bronzo è aperta e vedrà certamente Persico protagonista. Le avversarie risponderanno ai nomi di Lucinda Brand, Ceylin del Carmen Alvarado e Denise Betsema, tutte alla portata dell’azzurra.
Difficile, se non impossibile, immaginare gli azzurri in gara per le medaglie in altre gare, fatta eccezione per Davide Toneatti che, nella gara U23 maschile, ha nel mirino un piazzamento nei 10 e potrebbe centrare un magnifico exploit. Filippo Fontana è l’unico rappresentante tra gli élite ed è distante anni luce dai migliori. Lo stesso si dica per Carlotta Borello ed Asia Zontone nella gare femminile U23 e per Tommaso Cafueri e Samuele Scappini tra gli uomini junior.
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