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GIRO D’ITALIA, IN VIDEO LA RICOGNIZIONE DELLA CRONOSCALATA AL MONTE LUSSARI


E’ la tappa più attesa e temuta della Corsa Rosa 2023, quella decisiva e tra le più spettacolari in assoluto. La Tarvisio – Monte Lussari di 18.6 km attende i “Girini” sabato 27 maggio in una scenografia paesaggistica assolutamente magica ma su pendenze estreme sulla salita nel cuore della Carnia, a pochi chilometri dal confine con l’Austria e la Slovenia. Qua verrà delineata definitivamente la classifica generale del Giro d’Italia, il cui vincitore verrà incoronato con il Trofeo Senza Fine l’indomani sui Fori Imperiali a Roma.

Canale InBici Media Group

Ilenia Lazzaro, affermata telecronista, predictor per Discovery Plus nonché ex ciclista professionista e collaboratrice di Horizon Sports Tv, per la quale l’ha affrontata in ricognizione in compagnia del Commissario Tecnico delle Nazionali di Ciclocross e Gravel Daniele Pontoni. In partenza, lasciato il centro abitato di Tarvisio, ci si dirige verso Camporosso in Valcanale e Valbruna attraverso una pista ciclabile in falsopiano per circa dieci chilometri. Al termine di essa si lascia l’asfalto (e i corridori con ogni probabilità cambieranno la bici passando da quella da crono ad una classica da corsa) e si prende la strada cementata che in poco più di sette chilometri sale fino al Santuario di Monte Lussari a quota 1766, coprendo un dislivello di circa 900 metri con pendenza media del 12.1% e una massima del 22%. La parte più dura è costituita dai primi cinquemila metri, dove i tratti di respiro sono assenti e si resta sempre sopra il 13%. Al quinto chilometro un breve falsopiano conduce alle ultime rampe irregolari, ma sempre molto arcigne, che portano all’arrivo.

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Non solo le pendenze estreme possono condizionare le prestazioni dei singoli atleti, ma anche il vento metterà a dura prova i corridori: la ricognizione fatta nei giorni scorsi si è svolta con condizioni metereologiche molto avverse, dalla pioggia del fondovalle fino alla fitta nevicata in vetta negli ultimi 2500 metri di strada e che non ha dato alcun problema al fondo stradale cementato in perfette condizioni e di ottima qualità. Sarà importantissimo gestire anche l’alimentazione per evitare improvvise crisi di fame o di sete che rendono assolutamente precaria la scalata già dura a pari di quella allo Zoncolan da Ovaro. Il Monte Lussari è stata l’ultima, grande impresa organizzativa da parte di Enzo Cainero, il grande patron delle tappe friulane in tutte le grandi manifestazioni ciclistiche, dal Giro maschile a quello femminile passando per il Giro del Friuli-Venezia Giulia. Quel giorno, gli sarà dedicato un pensiero nel ricordo di tutte le grandi montagne carniche diventate famose nel mondo del ciclismo grazie a lui.

CLICCA QUI PER GUARDARE LA RICOGNIZIONE.

A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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