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Greg Van Avermaet in conferenza alla vigilia del Giro delle Fiandre

CCC TEAM, VAN AVERAMET: “IL FIANDRE E’ L’OBIETTIVO PIU’ IMPORTANTE. CHIEDERO’ ALLE MIE GAMBE DI NON FERMARSI MAI”


Oostkamp (Belgio) – “Ogni successo in una classica monumento è importante, ma vincere il Giro delle Fiandre è il sogno di ogni corridore”. Jim Ochowicz, general manager della CCC Team, è il primo a prendere la parola nella conferenza stampa che precede il Giro delle Fiandre e che si è svolta nell’hotel dove soggiorna la squadra. “Vincere questa classica sarebbe molto importante perché il CCC Team, con questa nuova denominazione rispetto al passato, è nato quest’anno, e avere già nel nostro palmarès un successo del genere sarebbe il massimo. Ognuno di noi deve supportare Greg per raggiungere l’obiettivo. La guida della squadra è affidata alla grande esperienza di Fabio Baldato, che oggi è qui al tavolo con noi”. 

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“Vincere il Giro delle Fiandre non mi cambierebbe la vita, ma sarebbe un grande obiettivo per me – spiega il campione olimpico ai giornalisti – perché sono nato in queste zone, vivo e mi alleno qui. Mi sono posto questo obiettivo da tanti anni e spesso ci sono andato vicino. E’ passato molto tempo dal mio primo podio, ottenuto nel 2014: sono abituato a partire da favorito, non è mai facile fare bene ma sono molto felice per la mia condizione di forma”. 

L’imperativo di Van Avermaet per domenica è quello di rimanere con i migliori fino alla fine: “Domenica mattina chiederò alle mie gambe di non fermarsi mai. Il Giro delle Fiandre è l’obiettivo più importante della stagione. Fino a pochi anni fa i favoriti per vincere questa gara erano 3 o 4, adesso c’è una schiera di almeno 10 o 12 pretendenti per il trionfo. Non so se questo possa essere un vantaggio per me, ma di sicuro io e la squadra dobbiamo lavorare uniti per rimanere davanti fino alla fine”. 

Riguardo gli avversari, Van Avermaet afferma che “i corridori della Deceuninck-Quick Step hanno ampiamente dimostrato di essere i più forti in gruppo, hanno ottenuto dei grandi successi in questo avvio di stagione, ma non ci sono solo loro. Sagan è un corridore che può sempre fare bene, così come Wout Van Aert, che ha dimostrato di avere un’ottima gamba. Mathieu Van Der Poel? E’ stato fortissimo alla Dwars Door Vlaanderen (alla quale Van Avermaet non ha preso parte, n.d.r.), ma credo che una classica monumento come il Fiandre sia diversa. E’ fortissimo, ma ha ancora molto da imparare”. 

Il percorso del Fiandre, secondo Van Avermaet, ha tanti punti chiave: “Penso sia tutta la combinazione dei vari muri a rendere difficile la corsa. A cominciare dal Muur di Grammont. Da lì ci sono tanti punti importanti, non solo il Paterberg. Penso sia tutta la combinazione degli ultimi muri a fare la corsa davvero dura, ad iniziare dal Muur per arrivare fino alla fine. Non c’è solo l’Oude Kwaremont, c’è anche il Kruisberg, il Taaienberg e tanti altri. Il Paterberg? E’ l’ultimo ostacolo prima dell’arrivo, è l’ultimo tratto dove poter fare selezione. Sicuramente bisognerà andare forte fin dal primo dei due passaggi su questo muro”.

Greg Van Avermaet è salito sul podio della Ronde Van Vlaanderen per tre volte in carriera: secondo nel 2014, terzo nel 2015 e secondo nel 2017. 

 

Da Oostkamp, Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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