L’ex campionessa nazionale belga sta vivendo una settimana difficile dal punto di vista emotivo insieme alla sua famiglia. Quattro giorni fa Lotte Kopecky ha perso il fratello maggiore e nonostante il grave lutto non ha avuto esitazioni a presentarsi ieri con la sua SD Worx ai nastri di partenza della Nokere Koerse, vincendola per distacco sul traguardo del Nokereberg.
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“Abbiamo corso in due oggi” – sono state le prime dichiarazioni di Lotte Kopecky ieri poco dopo la fine della gara – “Mi sentivo così forte ed ho avuto questa impressione, e mi fa piacere aver fatto doppietta con la mia compagna di squadra Lorena Wiebes”. L’azione decisiva della campionessa fiamminga è avvenuta a 12 chilometri dal traguardo, quando ha lasciato la compagnia di due atlete, l’italiana Eleonora Gasparrini e la francese Aude Biannic. Poi sul traguardo, Lotte non ha alzato le braccia, forse per la commozione che la assaliva in quegli istanti. Poco dopo è arrivato il resto del gruppo, regolato dalla compagna di squadra olandese Wiebes, e le ragazze di SD Worx sono corse da Lotte per unirsi in un emozionante abbraccio collettivo. Nel giro di due settimane la squadra olandese è arrivata alla sua seconda doppietta: alla Strade Bianche c’erano riuscite Demi Vollering e la stessa Kopecky, che era la vincitrice uscente.
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In molte delle avversarie hanno commentato sulle pagine social il gesto tecnico di Kopecky, che in questo caso va oltre il solo aspetto sportivo e agonistico, un po’ come accadde a Paolo Bettini quando trionfò al Giro di Lombardia 2006 dopo l’improvvisa scomparsa del fratello Sauro e con la Maglia Iridata addosso vinta a Salisburgo alcuni giorni prima. Il campione toscano giunse a Como in un pianto a dirotto mostrando la foto di Sauro al pubblico, in una immagine che abbiamo nella mente ancora oggi.
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“La scorsa settimana ho deciso di correre la Nokere Koerse” – ha aggiunto Kopecky – “e ho raggiunto le mie compagne martedì, con le quali sono riuscita a sorridere ed a pensare il meno possibile a quello che è successo. Mi sono concentrata sulla gara, senza risparmiare me stessa, tenendo la mente lontana dai pensieri ed è andata bene. Spero di aver reso orgoglioso mio fratello”.
Non solo ci sei riuscita, Lotte, ma hai reso orgogliosi tutti noi.
a cura di Andrea Giorgini – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata