Sarà una giornata davvero molto importante al Giro d’Italia 2023. Oggi si corre la nona tappa, una delle più attese, visto che è in programma la cronometro di 35 km da Savignano sul Rubicone a Cesena. Su questo tappa si è espresso Roberto Damiani, DS della Cofidis, ai microfoni di In Bici: “Sarà una cronometro dove quelli che vogliono vincere il giro dovranno fare molta attenzione. Sarà molto difficile per le condizioni atmosferiche. Vedremo dei responsi già molto chiari, soprattutto dopo la tappa di ieri che ha già dato dei segnali e ha visto le prime schermaglie tra i big”.
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La Cofidis ha pochissime speranze di fare bene nella giornata di oggi, visto che non hanno specialisti nelle corse contro il tempo: “Per noi sarà una crono di passaggio, perchè obiettivamente non abbiamo specialisti per questa prova. Passiamo già direttamente al giorno successivo quando ripartirà il giro. Certamente faremo tutto sempre con professionalità, per fare il meglio e provare a vincere. Poi ognuno metterà giù i propri cavalli e vedremo chi vincerà”.
Le due punte di diamante della squadra francese sono gli italiani Simone Consonni e Davide Cimolai, anche se entrambi sono un po’ mancati nelle volate finora disputate: “Si sicuramente sono due atleti di grandissimo livello. Simone anche campione olimpico e mi piace sempre ricordarlo e Davide è un professionista esemplare con tanta esperienza. Fino a questo momento non siamo stati bravi, per un motivo o per l’altro non abbiamo raccolto quello che ci aspettavamo. Abbiamo comunque fiducia sui nostri due uomini”.
Damiani parla anche dei candidati alla vittoria per il Giro e non crede solamente nel duello Evenepoel-Roglic: “Per me non è aperta solo a loro due, ma ci sono anche altri che potranno inserirsi. E’ il bello del Giro. Ben venga che sia così aperto ed affascinante fino all’ultima settimana. Sarà davvero molto duro”.
Sul possibile spostamento del Giro a giugno: “Personalmente mi sembra una buona idea spostarlo a giugno. Ci sono tante cose che possono essere migliorate oltre alla data di partenza. Andrebbe cambiato molto del calendario internazionale, ma sarei d’accordo sullo spostare il Giro a giugno”.
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