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MARCO CANNONE: “NEL CICLISMO FEMMINILE MANCANO LA PARTE ORGANIZZATIVA E LE GARE, SI DEVE FARE DI PIÙ”


Nuova puntata di Sport2U – Speciale Ciclismo, il programma a cura di Sport2U in collaborazione con OA Sport dedicato al mondo della velocità sulle due ruote. Ospite della nostra Francesca Cazzaniga è l’ex pistard e attuale tecnico di Eurosport Marco Cannone. Temi della puntata, l’analisi sul Tour de France femminile con la vittoria di Annemiek Van Vleuten e una parentesi sul settore pista con in programma gli Europei a Monaco di Baviera dall’11 al 21 agosto.

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    Tour de France Femmes 2022 – 1st Edition – 8th stage Lure – La Super Planche des Belles Filles 123,3 km – 31/07/2022 – Shirin Van Anrooij (NED – Trek – Segafredo) – Marianne Vos (NED – Team Jumbo – Visma) – Annemiek Van Vleuten (NED – Movistar Team) – Demi Vollering (NED – Team SD Worx) – photo Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency©2022


La doppietta giro-tour di Annemiek scrive la storia, era prevedibile?Si sapeva che gli ultimi due giorni sarebbero stati determinanti. La sua capacità è stata tenere la calma per tutto il Tour. Un Tour molto bello, di cui si è sentita la mancanza per tanti anni. Si è dato il cambio con quello maschile, una sorta di passaggio di consegne che ha avuto un grande impatto a livello mediatico. Nella prima parte un po’ atipico, poiché non ci sono tappe eclatanti. Mentre la parte finale, la definirei…devastante. Un bellissimo ritorno”.

Due italiane in top 10, con Silvia Persico in quinta posizione ed Elisa Longo Borghini sesta. Qual è il bilancio delle azzurre? “Il bilancio è buono, Silvia conferma le sue capacità e la sua grinta. Ottima anche la sesta piazza, con Elisa che mantiene fede delle sue caratteristiche. Il vero peccato è non aver conquistato la vittoria di tappa perché il bilancio delle atlete italiane è sicuramente positivo. Marta Cavalli, ha dovuto salutare in anticipo la competizione per un incidente in corsa: l’unica problematica, per lei – e per fortuna – è solo l’assenza delle ultime due tappe”.

Silvia Persico (ITA – Valcar – Travel & Service) – foto Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency

Tra la categoria femminile e quella maschile – che è in continua crescita – ci sono tutt’oggi delle differenze. Marco Cannnone spiega su cosa bisogna lavorare maggiormente per avvicinarsi all’universo maschile: “Voglio partire dicendo che per me è semplicemente ciclismo. Per avvicinarsi però credo manchi tutta la parte bassa, la piramide dei vari percorsi, la mancanza di tante gare. Sicuramente manca una parte organizzativa in cui bisogna crederci un po’ di più, soprattutto perché a livello mediatico sta avendo un grande riscontro. Si può e si deve fare di più”.

A Monaco di Baviera, dall’11 al 21 agosto si terranno gli Europei. Cosa possiamo aspettarci dalla squadra azzurra? “Innanzitutto bisogna andare indietro di qualche settimana in cui l’Italia è stata grande nei campionati europei juniores. E si arriva a quelli dei grandi con la consapevolezza di avere un buon futuro. Filippo Ganna non ci sarà, ma mi interessa capire il livello dei nostri atleti che arrivano dalla quattro giorni di Pordenone e dalla sei giorni di Fiorenzuola. Arriviamo con una maglia da campioni del mondo, in cui sono state vinte anche altre specialità. Ci sono tutti gli ingredienti per fare un buon campionato. Non focalizziamoci però su questo, perché è solo l’inizio”.

A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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