Pochi giorni fa una caduta bruttissima nella cronometro a squadre mista che sembrava comprometterle il Mondiale di ciclismo. Un fenomeno del genere però va oltre tutto: Annemiek van Vleuten in quel di Wollongong è riuscita a prendersi il titolo iridato nella prova in linea femminile con un numero d’altri tempi.
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Le parole della neerlandese all’arrivo: “Non ci credo. Davvero, sto aspettando qualcuno che venga a dirmi che non è vero. Nel finale guardavo sempre indietro per vedere dov’era Marianne Vos, ma sentivo che non sarebbero rientrate, ma sapevo anche di non poter sprintare con un gomito rotto, ho dovuto attaccare da dietro, era la mia unica chance. Il dolore era infernale, non mi sono potuta alzare dalla sella tutto il giorno, le mie gambe esplodevano in ogni salita. Mercoledì avevo un piano totalmente diverso da quello di oggi, volevo attaccare sul Monte Keira nel primo giro, ma ora era cambiato tutto. Marianne era l’unica leader e io una gregaria con un gomito rotto e ora sono campionessa del mondo”.
Prosegue: “Entrambi i titoli hanno una storia, ma sono molto diversi. Non sapevo se indossare i miei orecchini speciali, ma portano fortuna, quindi l’ho fatto. Volevo fare uno Yorkshire 2.0, ma non era possibile per la frattura al gomito. Oggi ho attaccato nell’ultimo chilometro, una storia totalmente diversa”.
In chiusura: “Ora sono campionessa del mondo nel mio ultimo anno di carriera. Questo era anche il motivo per cui ero così delusa mercoledì. Dopo lo Yorkshire ho indossato la maglia iridata nell’anno del covid, non la stagione migliore per indossare quella bellissima maglia. Ora potrò godermela al massimo”.
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