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INBICI TOP CHALLENGE – LE CITTÀ DEL CIRCUITO 2019: NEL SALOTTO MONDANO DELLA VERSILIA CON LA GRANFONDO DELLA VERSILIA


Il 12 maggio la quinta tappa dell’InBici Top Challenge. Tra boutique d’alta moda e borghi ricchi di storia, alla scoperta di un terra con mille opportunità di svago

Il 12 maggio 2019 appuntamento con la quinta tappa dell’InBici Top Challenge: la Versilia aprirà infatti le porte al mondo dei pedali con la sua prestigiosa Granfondo.

Patria della movida estiva sin dagli anni ’60, la Versilia non è solo terra di mare e divertimento: qui infatti è possibile cambiare scenario nel giro di pochi chilometri, grazie ad un territorio che comprende non solo un lunghissimo litorale di sabbia finissima, ma anche le splendide cime delle Alpi Apuane e borghi ricchi di storia, come Pietrasanta o Camaiore, dove passava anche l’antica Via Francigena.

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Per gli amanti della natura, una meta meno conosciuta a livello turistico ma sicuramente da non perdere è il Lago di Massaciuccoli, nel versante del comune di Massarosa. Qui si può trascorrere una mattina immersi nella natura più selvaggia, visitando la splendida Oasi della Lipu e passeggiando sopra il lago attraverso dei suggestivi camminamenti in legno o ed osservando gli animali nel loro habitat naturale.

Senza dimenticare la Massaciuccoli Romana, l’area archeologica dove è stata rinvenuta un’antica villa risalente al I° secolo d. C. e attribuita alla famiglia pisana dei Venulei. Da quassù si gode di un panorama magnifico sul Lago con l’occhio che si perde fino alla costa.

Da non perdere Viareggio: la città del Carnevale è ricca di stabilimenti balneari anche storici, perfetti per il relax in riva al mare. Per gli amanti dello shopping, invece, da non perdere il tour tra i palazzi liberty della Passeggiata che ospitano boutique delle firme più prestigiose della moda.

Pietrasanta, la splendida cittadina, antico punto di passaggio sulla Via Francigena, la strada di pellegrinaggio che conduceva fino a Roma e famosa come la “piccola Atene della Versilia”, per la grande tradizione di lavorazione del marmo che ha attratto grandi artisti da tutto il mondo. Qui si può ammirare il Duomo, la Collegiata di San Martino e il convento di Sant’Agostino, godersi un tour tra le botteghe storiche e infine visitare la casa natale del poeta Giosuè Carducci, immersa nel verde di Valdicastello, frazione di Pietrasanta.

Merita una visita anche il borgo di Camaiore, dove si può ammirare la splendida Badia di San Pietro, fondata nel VII secolo dai monaci benedettini: un antico complesso monastico circondato da mura che nel Medioevo era un punto di riferimento e di ristoro per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena.

La Versilia offre tesori inestimabili anche dal punto di vista enogastronomico: in una terra fatta di mare e montagna, troviamo una tradizione enogastronomia che spazia dalle ricette costiere a quelle dell’entroterra.

Nelle località della costa sono molto diffusi il risotto alle seppie e bietole, il “cacciucco” (una zuppa di pesce), la pepata di cozze, la zuppa di arselle, la grigliata mista e gli spaghetti alle vongole. Tipiche versiliane sono le “cèe” con burro e salvia, ovvero degli avannotti di anguilla normalmente fritti o, a volte, cotti in umido. E’ ancora molto diffuso il tartufo, che si trova nella pineta di Viareggio, la famosa mortadella versiliese che fa concorrenza a quella emiliana. Tra i dolci primeggiano i “befanini” (chiamati così perché di solito si preparano a Viareggio in occasione dell’Epifania), la torta di riso e i “ciacci”.

Nelle zone di montagna, invece, i piatti più famosi sono la zuppa di cavolo nero, la pasta e ceci, il coniglio con le olive, la grigliata di carne, la gallina ripiena, i carciofi fritti e il tortino di verdure.

Per quanto riguarda invece la cucina dei paesi dell’entroterra lucchese, si ricordano in particolare i tortelli ripieni di carne, la polenta con i funghi o – in alternativa – con i cavoli, la zuppa alla frantoiana e i cannellini ai fagioli. I secondi piatti più diffusi, che potrete trovare in moltissimi ristoranti della zona, offrono olive marinate, anguille o ranocchi fritti, bistecche alla brace, quarti fritti, la torta salata di verdure chiamata scarpaccia e il salume biroldo, fatto con il sangue del maiale. Si tratta di una cucina buonissima, anche se di certo non leggera.

Sul fronte dolci, primeggiano la torta con i pizzi o con i becchi, chiamata in modo diverso a seconda della località preparata con un impasto a base di ricotta e uovo (e in alcuni posti con cioccolato e noci) e il castagnaccio.

Passando alla Granfondo vera e propria, come al solito i percorsi si snoderanno attraverso alcuni dei più famosi comuni della Versilia; da Viareggio fino alle colline lucchesi, toccando le località più suggestive del litorale e dell’entroterra.

La manifestazione partirà da viale Bernardini, davanti al Park Hotel Villa Ariston, sul lungomare di Lido di Camaiore dopo circa 15 km gli atleti affronteranno la prima asperità della giornata, il Montemagno (lunghezza di 3 km, pendenza media 4,5%, pendenza massima 6,5%). Discesa in direzione Lucca e, intorno al 34° chilometro, si affronta subito la salita più conosciuta e temuta della Gran Fondo della Versilia, il Piccolo Mortirolo, che ci porta con 5 tornanti a Pieve Santo Stefano dopo 3,7 km con una pendenza media del 6,4% e massima del 13,5%. Bellissimo sguardo su Lucca e la piana lucchese e sui monti pisani. Si scende fino a via di Sant’Alessio, si affronta la facile salita dei “Poveri Vecchi” (lunghezza km.0,88), si attraversa la via Provinciale e, dalla via di Moriano, si sale per il GPM della “Billona”, salita breve (poco meno di 1km) ma nervosa, che ci riporta sulla via Provinciale dove giriamo per Camaiore. Al bivio per Monsagrati, poco dopo il km 58, si gira a destra. Si sale per circa 4 km su un percorso vallonato in mezzo agli ulivi e si riscende verso Orbicciano, da dove si riprende la Provinciale verso Camaiore. E dopo lo strappetto della Mea, 700 mt. con un massimo di 6% di pendenza si gira verso il Monte Pitoro, che raggiungiamo dopo un chilometro e mezzo. Discesa del Piantoneto e subito a destra verso Bargecchia-Colli di Pedona (lungh. km 6,85, pend. media 4,9 %, pend max 15,3%). Qui le fatiche del Classic sono finite. Scesi a Camaiore alla rotonda dell’Amicizia i percorsi si dividono e il Classic torna a casa dopo 102 km e 1658 mt. di dislivello.

Il Marathon va a salire Montebello (lungh. Km 4,5, pend. media 5%, pend max 9%) e, dopo la difficile e tecnica discesa da Monteggiori, fa rotta verso Pietrasanta, dove affronterà l’ultima salita di Capezzano Monte (lungh. Km 5,6, pend. Media 6,4%, pend max 12%). Discesa da Capriglia e diretti sul lungomare fino a Lido di Camaiore, per un totale di 123.5 km e un dislivello di 2348 mt.

La Gran Fondo della Versilia è anche e soprattutto una Gran Fondo con una mission: nata a fini benefici nel 1997 alla Croce Verde di Lido di Camaiore con lo scopo di raccogliere fondi per l’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer A.I.M.A. VERSILIA onlus, ha negli anni successivi mantenuto l’attenzione al sociale con l’Asd Gran Fondo della Versilia Ciclismo & Solidarietà, sempre al sostegno delle associazioni di volontariato del territorio.

a cura di Eleonora Pomponi Coletti

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