Alla scoperta di tutte le salite cronometrate in programma il prossimo 10 giugno ad Auronzo di Cadore
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Tutto ebbe inizio nel 2015 quando qualcuno pensò che la straordinaria bellezza delle Tre Cime di Lavaredo, la salita leggendaria del ciclismo, non poteva non avere una sua Granfondo anzi, una sua Grandonnèe, così è stata infatti coniata, fin dalla prima edizione, la 3Epic Road.
La formula della Granfondo, del pronti via, era del tutto inadeguata alla bellezza di tali luoghi, sarebbe stato un vero e proprio affronto a questo patrimonio che la natura ci ha regalato per essere assaporato lentamente ed educatamente. Nasce così il format delle salite cronometrate che, nella prima edizione, non ha suscitato molto interesse (i partecipanti sono stati poco più di 600) come tutte le novità del resto. Ma già alla seconda edizione il numero dei partecipanti era più che raddoppiato.
Questa formula particolare è molto apprezzata dagli atleti stranieri e meno dagli italiani. Ma crediamo sia solo questione di tempo, perchè la vera natura di questi eventi sta nel puro piacere di pedalare in luoghi incantevoli e in totale sicurezza.
La sicurezza, appunto, un aspetto a volte trascurato da chi partecipa e organizza le Granfondo quando invece deve stare al di sopra di tutto.
Il cambio di rotta però è già iniziato: dopo la 3Epic è arrivata la Santini Stelvio e ancora la San Gottardo, che ha da sempre adottato questa formula delle salite cronometrate e la Granfondo di Roma anche se, in questo caso, è un po’ improprio parlare di salite vere e proprie.
Ma esaminiamo, nel dettaglio, tutte le salite cronometrate della 3Epic Cyclong Road 2018
Passo di Sant’Antonio – Danta di Cadore
Partenza Auronzo di Cadore
Lunghezza 10,5 km
Quota di partenza 844 msm
Quota di arrivo 1377 msm
Dislivello 533 m
Pendenza media 5,0 %
L’ascesa verso questo passo che mette in comunicazione la Valle dell’Ansiei con il Comelico, dopo un breve e facile tratto iniziale, si fa aspra superando nei successivi 5 km quasi l’intero dislivello, con una pendenza media del 9,1%. La strada sale nella stretta e boscosa valle del torrente Diebba, superando ben 14 tornanti e – man mano che si sale – il panorama si apre vero il sottostante Lago di Auronzo. Il trasferimento verso Danta di Cadore è una distensiva passeggiata che consente di riprendere il fiato e di ammirare i panorami verso il Comelico e le Dolomiti di Sesto. La carreggiata è larga e con un asfalto in buone condizioni.
VAL VISDENDE – FORCELLA ZOVO
Partenza Ponte sul Piave – Presenaio
Lunghezza 10,3 km
Quota di partenza 1013 msm
Quota di arrivo 1602 msm
Dislivello 589 m
Pendenza media 5,7%
L’amena conca della Val Visdende, nel cuore del Comelico, è celebre per l’ambiente incontaminato e la grandiosità dei suoi spazi: l’isolamento garantito dalla stretta e impervia gola del Piave di Visdende, principale via d’accesso alla valle, ha preservato questo luogo dal turismo di massa mantenendone intatta la bellezza originaria, talmente apprezzata da guadagnarsi l’appellativo di “Tempio di Dio, inno al Creatore”.
Dal Ponte sul Piave la strada si inerpica per circa un chilometro per poi proseguire in discesa ed affrontare circa due chilometri di severa salita, giungendo al parcheggio di Cimacanale. Qui ha inizio un falsopiano di un paio di chilometri che ci conduce al bivio per Pra Marino. Da qui ampi panorami ci accompagnano per tutta la parte centrale dell’itinerario, che continua in piana La Fitta dove la strada è resa impegnativa da alcune difficili rampe che ci porteranno a Forcella Zovo, affrontando l’ultimo chilometro su sterrato ben battuto.
COSTALISSOIO
Partenza Campitello
Lunghezza 2,8 km
Quota di partenza 978 msm
Quota di arrivo 1227 msm
Dislivello 249 m
Pendenza media 8,8%
La salita prende il nome dall’omonimo paese, sede di arrivo, che si sviluppa sulla costa sud est del Monte Zovo, circondato dalle Alpi Carniche. E’ il classico “muro”, relativamente breve, ma con pendenza media che sfiora il 10% con punte del 15/16%. Un’arrampicata per scalatori puri in un contesto ambientale unico. Si parte da Campitello, salendo per una buona strada che ci fa attraversare il bel borgo di Casada. Alzando lo sguardo di fronte a noi si stagliano a Sud i Brentoni e il gruppo della Terza, mentre a nord le Dolomiti di Sesto. Verso Ovest, in posizione panoramica e soleggiata, il paesino di Danta, già attraversato dopo il passo Sant’Antonio. La strada, in buono stato di manutenzione, è immersa in un pendio erboso contraddistinto da 8 tornanti.
PASSO DI SANT’ANTONIO
Partenza Padola
Lunghezza 3,8 km
Quota di partenza 1229 msm
Quota di arrivo 1487 msm
Dislivello 258 m
Pendenza media 6,7%
Una salita breve ma aspra e irregolare, da non sottovalutare. Il passo di Sant’Antonio, fino agli anni della Grande Guerra, era di fondamentale importanza per le valli comelicesi, in quanto prima della strada carrabile (costruita nella valle del Piave) era l’unico sbocco verso sud per queste zone. Si snoda in un ambiente silenzioso, lontano dai flussi turistici più importanti, circondato da densi boschi e verdissimi prati. La parte finale della salita è un dolce preludio per l’altopiano, dove i prati utilizzati dai pastori per l’alpeggio e un insieme di stalle e rustici creano un ambiente suggestivo e affascinante. La salita si svolge prevalentemente all’ombra su fondo asfaltato in discrete condizioni.
MISURINA
Partenza Reane – Auronzo
Lunghezza 22,5 km
Quota di partenza 867 msm
Quota di arrivo 1747 msm
Dislivello 880 m
Pendenza media 3,9%
Una salita lunga, inizialmente dolce, da passisti, in lieve salita fino a Palus, poi diventa aspra per l’impegno fisico che richiede e affascinante per gli scenari imponenti che propone. Il primo tratto di salita è facile e si snoda nel foltissimo bosco fino alla Foresta di Somadida. Quella successiva, che conduce all’Albergo Cristallo a Federa Vecchia, risulterà essere la più impegnativa, con una media del 10% e punte nettamente superiori. Successivamente, una serie di tornanti porteranno al bivio di Dogana Vecchia in un conteso ambientale straordinario con l’anfiteatro del Sorapis e la sagoma del Cristallo, ricca di campanili e guglie. Le pendenze, pur non essendo trascurabili, si fanno un po’ meno impegnative. Al bivio la strada gira a destra e, dopo un paio di chilometri abbastanza impegnativi e dopo aver percorso il pianeggiante lungolago, si giunge a Misurina.
TRE CIME DI LAVAREDO – RIF. AURONZO
Partenza Misurina
Lunghezza 6,8 km
Quota di partenza 1752 msm
Quota di arrivo 2320 msm
Dislivello 568 m
Pendenza media 8,3%
Un’ascesa ai confini del cielo, una di quelle che restano nei ricordi di tutti i ciclisti che l’affrontano, perché risulterà essere un’impresa… Epica!
Come tutte le imprese è dura e faticosa, ma anche impareggiabilmente bella ma, soprattutto, indimenticabile. Si parte dal Lago di Misurina per affrontare, dopo un breve tratto semplice, la ripidissima rampa che conduce al Lago d’Antorno, forse la più dura di tutta la salita con una pendenza media del 12,5%. La visione delle Tre Cime di Lavaredo che si specchiano sul lago sarà un’immagine da ricordare. Per circa 1700 metri la strada prosegue in leggera discesa, fino ad oltrepassare il casello per il pedaggio dei mezzi a motore. Da Malga Rimbianco la strada sale improvvisamente e bruscamente: da qui al rifugio Auronzo, 4 lunghissimi chilometri con una pendenza media del l’11,7 e punte del 16%. La salita è tutta al sole, la sede stradale è molto larga e in ottimo stato. Lo scenario che si apre – una volta raggiunta la meta – è semplicemente fantastico. Ci troviamo ai piedi della Cima Ovest e lo sguardo può spaziare dal Paterno alle Marmarole, dal lago di Auronzo ai Cadini e al Sorapis, dal Cristallo alla Marmolada… un giro d’orizzonte degno di un Patrimonio dell’Umanità!
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