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Fausto Pinarello

CACCIA AI LADRI DI BICICLETTE


E’ caccia ai ladri che hanno rubato le bici della nazionale ai mondiali di ciclismo che si stanno correndo a Roubaix.

Canale InBici Media Group

Le bici “Bolide” Pinarello sono state rubate la notte scorsa a Lille, in territorio francese. Si tratta di quindici biciclette da pista usate alle Olimpiadi e ai mondiali di ciclismo in corso a Roubaix in Belgio. Una vera e propria brutta sorpresa quella che ha ha accolto la spedizione italiana ai mondiali di ciclismo su pista nel velodromo di Roubaix, a pochi passi da quello dove una decina di giorni fa è arrivato vittorioso Sonny Colbrelli.

A finire nel mirino dei ladri ben venti biciclette, otto da strada di proprietà degli atleti e dodici Bolidi Pinarello da pista, ovvero quelle degli inseguitori e velocisti. “Appena ho appreso la notizia da Marco Villa, commissario tecnico azzurro della pista mi sono messo a piangere – racconta Fausto Pinarello, il costruttore trevigiano di biciclette che da alcuni anni ha un accordo con la nazionale per l’utilizzo delle bici in pista -. Sono uscito in bicicletta come al solito il sabato mattina e mi è arrivata la chiamata dal tecnico che mi annunciava del furto. Mentre ero in bicicletta mi sono fermato sotto choc. E’ una notizia devastante.

Le biciclette oltre ad avere un valore di effettivo di circa ventotto mila ero l’una, hanno anche un valore simbolico. Sono le biciclette usate dal quartetto su pista Ganna, Lamon, Milan, Consonni con le quali si è vinta la medaglia d’oro a Tokyo. Sarebbero dovute rimanere poi nel museo Pinarello a Treviso per essere ammirate poi ammirate da tutti”. Il furto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, tra le 2 del mattino e le 5, quando i meccanici sarebbero dovuti ripartire per rientrare in Italia. Il furgone sul quale erano state caricate le venti biciclette, pronte per tornare in Italia, è stato scassinato da ladri e dall’interno trafugate 20 biciclette di cui 12 da pista, appunto le Bolide. Pronto l’intervento della gendarmerie francese che ha effettuato i primi rilievi scientifici: “La polizia francese è stata allertata subito – racconta il veneziano Roberto Amadio, direttore generale delle nazionali di ciclismo – e ha fatto intervenire la loro polizia scientifica.

UCI 2021 Track World Championship Day 1 – Roubaix France – MenÕs Time Pursuit – 20/10/2021 – Francesco Lamon – Simone Consonni – Jonathan Milan – Filippo Ganna (ITA) – photo SwPix/CV/BettiniPhoto©2021

Dai primi rilevamenti è emerso che si è trattata di opera purtroppo di professionisti, sapevano quale furgone scassinare, nonostante i controlli del parcheggio privato e custodito in cui si trovava il mezzo. L’organizzazione dei mondiali ci aveva messo a disposizione quattro alberghi da scegliere e io avevo notato per quello di Lille, a quindici chilometri dal velodromo di Roubaix. Albergo sicuro, con parcheggio privato controllato e chiuso. Ma nulla ha fermato i ladri. Hanno aperto il cancello chiuso a chiave, individuato il furgone e portato via tutto il materiale. Rimane una grande amarezza dopo la gioia di poche ore prima, ovvero quella di aver vinto anche il mondiale nell’inseguimento a squadre con i nostri Ganna, Milan, Bertazzo, Consonni e Lamon.

Ma contro i professionisti del furto non siamo riusciti a difenderci. Professionisti ben organizzati – commenta il capo delegazione azzurro a Roubaix Roberto Amadio -. Eravamo consapevoli della difficoltà, da questo punto di vista, della trasferta e per questo abbiamo scelto di soggiornare in un albergo super sicuro, con parcheggio privato e controllato pur a costo di spostamenti giornalieri più impegnativi. Mi domando ancora cosa se ne potranno fare delle bici da pista Bolide, i ladri, visto che sono impossibili da vendere. Forse collezionisti”. Intanto l’organizzazione del mondiale su pista di Roubaix ha allertato tutte le società del Nord Europa qualora venissero in contatto con offerte di bici da pista o si trovassero vendite strane nei siti internet. Lo conferma anche Fausto Pinarello, che scarta l’eventuale spionaggio industriale: “Sono biciclette, quelle da pista talmente particolari che solo su pista possono essere utilizzate. E non passano di certo inosservate.

Roberto Amadio

Quelle delle Olimpiadi sono color oro cromate. Non hanno microchip ma un codice personalizzato ogni una. Anche sul colore. Impossibile trasformarlo. Non si possono assolutamente vendere o smerciare. E appunto hanno un codice personalizzato. E il colore cromato lo stesso. Studiato apposta nei nostri laboratori. Non si può modificare il colore. Sono pezzi unici. Anche i manubri. In titanio. Fatti appositamente su ogni corridore, studiati nella galleria del vento e in base alla posizione di ogni corridore. Il costo sia aggira sui 28 mila euro per ognuno. Basti pensare che il Bolide per le cronometro di ganna su strada costa circa 32 mila euro.

Sono come dei vestiti fatti su misura da un sarto”. Il danno subito dalla Federazione Ciclistica e dalla Pinarello, oltre che per le bici personali su strada degli atleti, si aggira sul mezzo milione di euro, spicciolo più, spicciolo meno: “La prima cosa che ho verificato è stata anche l’assicurazione – conferma Roberto Amadio -. La Federazione Ciclistica Italiana è assicurata contro i furti.

La prossima settimana con il tecnico Marco Villa saremo a Treviso da Fausto Pinarello”. Intanto il sito di Pinarello ha lanciato dai propri canali social una sorta di caccia alle bici per la community, a chi dovesse rintracciarle su qualche sito o dovesse vederle da qualche collezionista o in qualche pista di ciclismo. 

a cura di Tina Ruggeri –  Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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